Con queste parole il Giornale lo presentava ai suoi lettori:
È il romanzo della
guerra contemporanea; è la storia ravvivata dalla fantasia coloritrice
dell’artista; è la visione di ciò che imperfettamente, affrettatamente, succintamente,
e spesso contraddicendosi, comunica il corrispondente telegrafico; è l’episodio,
è il gesto umano, l’interpretazione dell’anima, la visione della tremenda
realtà, dello scatenarsi di tutti gli istinti belluini primitivi, del fiorire
di tutti i sentimenti più generosi e più gentili; dell’eroismo feroce. Ed è
anche la storia del grande conflitto europeo, vista in quello che ha di più
sicuro, di accertato, scevro, dalle esagerazioni e dai vilipendi.
Si svolge intorno a una
dolce ed eroica storia d’amore, che per la drammaticità degli episodi, ora
teneri e appassionati, ora eroici o tragici, affascina il lettore, ne incatena
l’attenzione, ne desta l’interesse; lo fa palpitare, esultare, vivere coi
personaggi, attraverso questo grande, immenso incendio che devasta mezza
Europa.
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